Il campionato olimpico invernale del 2022 ha visto la giovane pattinatrice Kamila Valieva come protagonista di uno scandalo sportivo che ha scaturito discussioni accese nel mondo del pattinaggio artistico. Il caso ha avuto un’evoluzione giuridica significativa allorché la Corte di Arbitrato dello Sport (CAS) ha deciso di sospendere la Valieva dalle competizioni, nonostante le difese dell’atleta che insisteva sulla propria innocenza.
la controversia sul doping
Il debutto di Kamila alle Olimpiadi non ha portato medaglie a seguito di una mancata prestazione in alcune figure durante il programma di gare individuale, nonostante ciò è stato un momento doloroso per la pattinatrice che è stata vista piangere sul ghiaccio al termine della competizione. La scoperta di un test antidoping positivo al trimetazidina (TMZ) ha gettato un’ombra sulla sua partecipazione. L’atleta ha sostenuto di non essere a conoscenza della presenza del farmaco, comunemente utilizzato per trattare patologie cardiache, come l’angina, nel suo organismo e che era possibile una contaminazione accidentale da parte del nonno, che assumeva la sostanza per condizioni mediche.
il percorso sportivo di kamila valieva
– All’età di 15 anni, Kamila Valieva ha fatto parte della squadra russa alle Olimpiadi invernali 2022.
– È diventata la prima donna a completare con successo un salto quadruplo durante i Giochi Olimpici.
– Nota anche per le sue esibizioni creative, ha riprodotto sulla pista la famosa danza della serie Netflix ‘Wednesday’.
il bando e le conseguenze
Nonostante fosse considerata come un’atleta onesta dalla stessa CAS, le mancavano elementi concreti a sostegno delle sue affermazioni sull’origine del TMZ nel suo organismo. Pertanto, è stata inflitta a Kamila Valieva una squalifica di quattro anni, retrodata a dicembre 2021. In aggiunta, tutti i pattinatori provenienti da Russia e Bielorussia sono stati esclusi dai Campionati del Mondo 2022 a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
la revoca della medaglia d’oro
In conseguenza della positività al test antidoping, la medaglia d’oro che Kamila Valieva aveva contribuito a guadagnare per il Comitato Olimpico Russo è stata riassegnata alla squadra statunitense nel 2024. Ciò è avvenuto dopo un’attenta revisione da parte delle autorità sportive internazionali.
Questo scandalo rimane un capitolo controverso nella storia dello sport invernale, sottolineando l’importanza dell’integrità nello sport e i complessi aspetti legati al concetto di giustizia atletica.