L’avvocato di Diddy svela il mistero del baby oil: tutta la verità!

Photo: Kevin Mazur/VF22/WireImage for Vanity Fair
Un aspetto sconcertante è emerso dall’incriminazione federale nei confronti di Sean “Diddy” Combs, nel corso della quale sono state sollevate gravissime accuse di abuso fisico, emotivo e sessuale. Tra i dettagli più scioccanti vi è la segnalazione di oltre 1.000 bottiglie di olio per bambini e lubrificante sequestrate durante le perquisizioni nelle residenze di Combs a Miami e Los Angeles. L’avvocato di Combs ha tentato di minimizzare l’importanza di questo evidente allerta.
L’avvocato Marc Agnifilo ha partecipato a un’intervista con Harvey Levin di TMZ, rilasciando dichiarazioni su quanto accaduto. Nella clip condivisa, ha cercato di presentare le presunte “Freak Offs” — le relative performance sessuali oggetto dell’incriminazione, dove si sostiene che le vittime siano state abusate, minacciate e costrette a partecipare — come comportamenti sessuali normali.
Agnifilo ha commentato: “Negli anni ’70 erano chiamati threesomes.” Quando Levin ha fatto notare il numero eccessivo di bottiglie di olio, l’avvocato ha dichiarato di non sapere da dove fosse emerso quel dato, ricevendo conferma che proveniva dall’ufficio del procuratore americano.
“Non posso immaginare che siano migliaia e non capisco affatto cosa c’entri l’olio per bambini,” ha affermato, mostrando un atteggiamento di stupore. Levin ha fatto notare che l’indicazione chiariva che si trattava di un lubrificante sessuale, ma Agnifilo ha risposto in modo evasivo.
“Non so cosa farci con un numero così elevato, visto che una sola bottiglia di olio per bambini dura a lungo. Ha una grande casa e compra in grande,” ha sostenuto. “Probabilmente ci sono Costco in tutti i posti in cui ha una residenza. Chiunque abbia osservato un parcheggio di Costco sa che alcuni escono con carrelli stracolmi.”
In seguito, un portavoce di Costco ha confermato che non è in vendita olio per bambini in nessuna delle loro sedi negli Stati Uniti.
Il tentativo di Agnifilo di giustificare la situazione suona particolarmente fuori luogo in relazione alla causa legale di Cassandra “Cassie” Ventura contro Combs. Quest’ultima ha descritto in dettaglio le Freak Offs, menzionando che le stanze d’albergo in cui si svolgevano erano fornite di “olio per bambini e Astroglide.” Ventura ha anche affermato che Combs le ordinava di “versare esagerate quantità di olio su se stessa.” Questa affermazione non rappresenta certamente un buon punto di partenza per una sua giustificazione.