Rientro della salma di Liam Payne
La salma di Liam Payne sta finalmente per essere riportata nel Regno Unito dall’Argentina, dove riposerà in pace. Secondo fonti attendibili, il corpo del noto cantante, membro della band One Direction, è stato trattenuto nel paese sudamericano dopo il tragico incidente avvenuto il 16 ottobre, quando è caduto dal balcone del suo hotel a Buenos Aires.
Il viaggio di ritorno
Il trasferimento della salma è stato organizzato dal padre di Payne, Geoff Payne, che si trova in Argentina insieme al suo storico bodyguard. La restituzione del corpo ha subito un ritardo a causa della necessità di completare test tossicologici. Questi esami hanno richiesto più tempo del previsto, poiché le sostanze trovate nel sistema del cantante, tra cui cocaina e crack, potrebbero essere state adulterate, complicando così i risultati.
Procedura finale
Una fonte di sicurezza ha confermato che la salma è stata liberata dalla morgue giudiziaria di Buenos Aires. Non è stato possibile contattare un rappresentante del cantante per ulteriori commenti in merito. La cerimonia funebre è attesa con la partecipazione dei compagni di band di One Direction:
– Liam Tomlinson
– Niall Horan
– Harry Styles
– Zayn Malik
Indagini sull’incidente
Giovedì, notizie hanno indicato che la polizia argentina ha effettuato raid nelle abitazioni di due dipendenti del CasaSur Hotel, dove è avvenuta la tragica morte di Payne. L’operazione ha avuto come obiettivo quello di identificare chi ha fornito sostanze al cantante.
Rapporti e testimoni
Si ritiene che Payne avesse instaurato un rapporto di amicizia con uno dei membri del personale di pulizia dell’hotel, il quale potrebbe avergli fornito droghe durante il soggiorno. Alcuni amici vicini al cantante avevano espresso preoccupazione contattando il manager dell’hotel.
Attività investigative
Le forze dell’ordine hanno condotto i raid martedì sera, esaminando anche i locker dei dipendenti e visionando le registrazioni delle telecamere di sicurezza. Viene riportato che gli investigatori hanno identificato un “amico” che avrebbe venduto droghe a Payne grazie a messaggi di testo sul suo telefono, sebbene quest’ultimo fosse assente al momento del raid.
Results della prima autopsia hanno rivelato la presenza di “cocaina rosa” nel suo sistema, una miscela pericolosa che può contenere metanfetamine, ecstasy e ketamina, insieme ad altre sostanze narcotizzanti.