la salute mentale di wendy williams
Recenti sviluppi indicano un possibile aggravamento della condizione di salute mentale di Wendy Williams, come emerso da un documento presentato dal suo tutore legale a un tribunale di New York. Secondo quanto riportato, l’ex conduttrice televisiva, attualmente sessantenne, ha subito un deterioramento cognitivo, risultando ora permanentemente incapacitata.
diagnosi e stati di salute
Il documento presentato il 12 novembre scorso evidenzia che Wendy Williams Hunter, un’artista di grande rilevanza, è affetta da demenza precoce, che ha contribuito al suo stato di incapacità cognitiva. Le precedenti rivelazioni hanno messo in luce l’emergere di problemi di memoria e comportamenti erratici.
controversie legali
Il documento è parte di una causa in corso da parte di Sabrina Morrissey, la tutrice legale, contro A+E Networks, accusato di sfruttare l’immagine di Williams nella loro docuserie “Dove si trova Wendy Williams?”. Nell’affermazione, si evidenzia che la serie ha mostrato la conduttrice in una condizione vulnerabile, rivelando momenti di crisi personale e difficoltà finanziarie.
Morrissey aveva cercato di bloccare la diffusione della serie, ma senza successo. Questo progetto ha contribuito a rivelare le condizioni di salute di Williams, già affetta da demenza e afasia durante le riprese.
richiesta di protezione della privacy
In precedenti documenti legali, Morrissey ha affermato che i produttori della serie hanno realizzato profitti considerevoli, mentre Williams ha ricevuto solo 82.000 dollari. Pertanto, è stata richiesta una compensazione a nome della tutelata. Di recente, il tutore ha sollecitato la redazione di informazioni sensibili riguardanti la salute, le relazioni familiari e la situazione economica della ex conduttrice, per preservare la sua privacy e dignità.
risposta da parte di a+e networks
A+E Networks ha rigettato le accuse e ha attribuito la responsabilità alla tutrice legale, sostenendo che la stessa abbia fallito nella protezione della propria assistita durante le riprese. La risposta dell’avvocato di Morrissey ha chiarito che non è stata mai ottenuta l’autorizzazione per filmare Williams.