Blake lively chiede al giudice di annullare la causa ‘vendicativa’ di justin baldoni

blake lively contro justin baldoni: una battaglia legale complessa
La controversa causa legale tra Blake Lively e Justin Baldoni ha attirato l’attenzione dei media, con la prima che ha definito l’azione legale del regista come un “profound abuse of the legal process”. La richiesta di Lively per il rigetto della causa è stata presentata presso il tribunale del Southern District di New York.
accuse di abuso del processo legale
Lively, 31 anni, sostiene che la legge impedisce l’uso strumentale delle cause per diffamazione come mezzo di vendetta nei confronti di chi ha denunciato molestie sessuali o ritorsioni. Secondo i documenti presentati, la Lively afferma di essere “ferocemente protetta” dalle leggi californiane riguardanti le dichiarazioni in giudizio e i privilegi associati alle denunce di molestie sessuali.
richiesta di danni esorbitante
L’attrice contesta anche la richiesta di Baldoni per un risarcimento danni pari a 400 milioni di dollari, accusando lui e i co-plaintiffs della Wayfarer Studios di non fornire spiegazioni adeguate riguardo alle loro presunte lesioni.
- Blake Lively
- Justin Baldoni
- Ryan Reynolds (marito di Lively)
- Leslie Sloane (pubblicista)
- Bryan Freedman (avvocato di Baldoni)
- Mike Gottlieb (legale di Lively)
- Esra Hudson (legale di Lively)
dichiarazioni e contraddizioni nella causa
Lively nega fermamente le accuse avanzate da Baldoni, sostenendo che le affermazioni derivano da categorie protette che non supportano la diffamazione. A gennaio, Baldoni aveva intentato una causa contro Lively, Reynolds e Sloane per diffamazione, estorsione e altre violazioni legali.
smentite delle accuse personali
I rappresentanti legali dell’attrice hanno ribadito che la causa intentata da Baldoni rappresenta un abuso del processo legale privo di fondamento. È stato sottolineato che la legge californiana protegge espressamente le vittime che decidono di parlare contro molestie o ritorsioni.
le conseguenze della causa
I legali hanno avvertito che questo tentativo potrebbe comportare ulteriori responsabilità finanziarie per Baldoni e gli altri coinvolti nella causa. Hanno descritto l’azione come un “epic self-own”, evidenziando come il tentativo abbia creato più problemi anziché risolvere quelli esistenti.
la posizione degli attori coinvolti
Anche Ryan Reynolds ha richiesto il rigetto della causa a suo carico, sottolineando che le sue dichiarazioni dovrebbero godere della protezione assoluta prevista dalla legge. Gli avvocati di Baldoni hanno contestato questa posizione, definendo Reynolds un “giocatore chiave” nel presunto complotto contro il regista.
- Baldoni accusa Reynolds di aver partecipato attivamente al presunto schema contro di lui.
- Lively continua a sostenere la sua innocenza mentre affronta queste gravi accuse.
- I legali stanno preparando una difesa robusta basata sui diritti delle vittime.
A fronte delle varie dichiarazioni pubbliche e dei documenti depositati in tribunale, si prevede che questa disputa giuridica continuerà a generare discussioni significative nel mondo dello spettacolo.