Iran chiude lo stretto di hormuz: impatti su petrolio e commercio

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l’importanza strategica dello stretto di Hormuz

Lo Stretto di Hormuz rappresenta uno dei passaggi marittimi più cruciali a livello globale, situato tra il Mar Persico e il Golfo di Oman. Questa via d’acqua stretta e strategica è fondamentale per il commercio internazionale di petrolio, con circa il 20% del petrolio mondiale che transita quotidianamente attraverso di essa. La sua posizione geografica la rende un punto nevralgico per le rotte energetiche mondiali, delimitato a nord dall’Iran, mentre a sud sono presenti gli Emirati Arabi Uniti e l’Oman.

lo stato attuale dello stretto di Hormuz

Al momento, lo Stretto di Hormuz rimane aperto, anche se recenti sviluppi indicano una possibile chiusura futura. Il 22 giugno 2025, l’Assemblea Nazionale Iraniana ha approvato una misura per bloccare questa importante via marittima in risposta ai recenti attacchi aerei statunitensi contro strutture nucleari e militari iraniane. Questa decisione non è ancora definitiva: necessita dell’approvazione finale da parte del Consiglio Supremo della Sicurezza Nazionale iraniano o del Leader supremo, l’Ayatollah Khamenei.

storia delle minacce iraniane sulla chiusura dello stretto

Sebbene l’Iran non abbia mai ufficialmente chiuso lo Stretto di Hormuz, ha ripetutamente minacciato di farlo durante periodi di elevata tensione con gli Stati Uniti o i loro alleati. Le dichiarazioni e le azioni diplomatiche si sono susseguite nel corso degli anni come strumenti di pressione geopolitica.

conseguenze possibili della chiusura dello stretto

Una eventuale chiusura avrebbe ripercussioni immediate e profonde sui mercati energetici globali e sulle rotte commerciali marittime. Circa il 20% del petrolio mondiale, proveniente da paesi come Arabia Saudita, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Kuwait, transitava abitualmente attraverso questa via. La sospensione del flusso comporterebbe un aumento vertiginoso dei prezzi del carburante e potenziali carenze energetiche in molte nazioni dipendenti dalle esportazioni dal Golfo.

Il Segretario di Stato statunitense ha sottolineato come la Cina dipenda fortemente dallo Stretto di Hormuz per le proprie forniture energetiche, evidenziando così la portata internazionale dei rischi associati a una possibile chiusura.

considerazioni economiche e politiche sulla situazione attuale

Secondo analisti ed esperti politici, la decisione dell’Iran potrebbe essere interpretata come un atto di ritorsione o come una mossa strategica volta a negoziare condizioni più favorevoli sul piano internazionale. L’export iraniano di petrolio rappresenta circa il 3,3 milioni di barili al giorno, con oltre il 75% destinato alla Cina, secondo dati dell’EIA. La reazione americana si concentra sull’allerta riguardo alle conseguenze economiche globali, considerando che un’interruzione prolungata potrebbe provocare crisi energetiche senza precedenti.

Membri principali coinvolti:
  • Istituzioni iraniane (parlamento e leader supremi)
  • Governo degli Stati Uniti
  • Cina (importatore principale dell’export iraniano)
  • I paesi produttori limitrofi come Arabia Saudita e Kuwait
Scritto da wp_10570036